Si presentano come normali occhiali, ma al posto delle lenti, hanno una struttura composta da fori tronco-conici allineati in modo da ricoprire tutta la superficie. Sono la nuova frontiera degli occhiali stenopeici, pensati per allenare il nervo ottico e stimolare la vista, tanto da renderli dei veri e propri attivatori oculari polifunzionali. Lo scopo, infatti, è riattivare la mobilità oculare naturale, ridando ossigeno all’occhio, ma al tempo stesso migliorare la percezione nello spazio e pertanto correggere anche problematiche posturali.
Il principio con il quale agiscono è meccanico: guardando attraverso la griglia di fori, l’occhio è obbligato a compiere centinai di movimenti impercettibili per mettere a fuoco e creare un’immagine univoca, perché la figura apparirà notevolmente più chiara e leggibile al centro del foro e meno nelle zone periferiche. Quindi l’occhio, percependo meglio attraverso il punto centrale del foro, è stimolato a cercare il resto dell’immagine tra foro e foro spostandosi velocemente e comportandosi, così, come fa l’organo sano, che compie una media di 150mila movimenti saccadici al giorno.
Un utilizzo quotidiano, dai 15 minuti alle tre ore di questo dispositivo può aiutare a recuperare fino a mezza diottria al mese, rieducando il sistema visivo e contribuendo ad una miglior ossigenazione dell’occhio. L’allenamento oculare è particolarmente indicato per chi trascorre molto tempo davanti a schermi illuminati, che costringono l’occhio all’immobilità e lo portano ad impigrirsi, chi ha perso nel tempo alcune diottrie o soffre di astigmatismo.
Intervista, riprese e montaggio di Silvia Valenti